Come come scrivere un giallo (o thriller) con suspense
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Come scrivere un giallo (o thriller) con suspense

Vediamo come scrivere un giallo, o thriller, che abbia molta suspense… e vediamolo attraverso le lezioni che ci ha lasciato “24”, l’adrenalinica serie TV con protagonista Kiefer Sutherland.

“24” credo che racchiuda in sé, più di ogni altra storia, tutti i meccanismi che generano tensione e ci tengono con il fiato sospeso.

Già, perché creare suspense vuol dire proprio questo: portare il lettore/spettatore a trattenere il fiato in attesa che un’azione si compia. Le strategie da utilizzare sono molte e non credere che vadano bene solo per le storie thriller, o di azione.

Proprio come il mistero, la suspense è un elemento fondamentale di ogni storia. Infatti, come vedrai, le tecniche che elencherò sono universali, e nella nostra scuola di scrittura online le facciamo adattare a ogni lavoro dei nostri studenti.

 

Tecniche di narrazione: come creare suspense con il tempo

Parlando di “24” non potevo che iniziare da qui, dal tempo.

La serie TV, infatti, ci narra le vicende di Jack Bauer e di altri protagonisti nell’arco delle 24 ore. In questo lasso di tempo accade di tutto. Ma, ovviamente, l’elemento tempo è fondamentale.

La corsa contro il tempo ci mette in ansia, nella vita di tutti i giorni così come nelle storie. Usiamola per creare suspense e tensione. Alcuni esempi? Eccoli:

  • Un terrorista attiva il timer di una bomba e ci sono pochi secondi per disattivarla
  • Un ostaggio sta per essere ucciso e bisogna intervenire
  • La persona amata sta per prendere un treno, o un volo, che la porterà via per sempre, ma vogliamo fermarla
  • Un medico deve intervenire su un paziente prima che muoia, e manca davvero poco

Ecco, in tutti questi esempi, che possono far riferimento a storie di genere diverso, la corsa contro il tempo è l’elemento chiave. E diventa ancora più impattante se inseriamo elementi ostativi:

  • Un terrorista attiva il timer di una bomba e ci sono pochi secondi per disattivarla (ma il protagonista non sa come fare)
  • Un ostaggio sta per essere ucciso e bisogna intervenire (ma il protagonista è fisicamente lontano)
  • La persona amata sta per prendere un treno, o un volo, che la porterà via per sempre, ma vogliamo fermarla (e il protagonista viene bloccato dalla folla)
  • Un medico deve intervenire su un paziente prima che muoia, e manca davvero poco (ma non ci si trova in un ospedale, quanto in una foresta)

La sensazione che il tempo sia contro di noi, in questo modo, è ancora più forte. E la suspense sale.

 

Come scrivere un giallo che abbia colpi di scena

Una cosa che ci ha insegnato “24” è che non c’è nulla di scontato. Sin dalla prima stagione, infatti, protagonisti che crediamo di ritrovare sino alla fine della serie, improvvisamente muoiono.

E ancora: buoni diventano improvvisamente cattivi e viceversa, in un continuo cambio di ruoli.

Tutto ciò ci destabilizza. Anche perché, spesso gli imprevisti arrivano nel momento in cui ci aspetteremmo delle situazioni di pausa e relax. Inoltre, a volte queste situazioni sono di pausa, ma alte no. Insomma: non ci sono regole fisse.

In questo modo non sappiamo mai se fidarci o meno, entriamo in una visione del mondo dove il pericolo è sempre dietro l’angolo. E questo ci mantiene in costante suspense.

I due amanti si baciano. Scena romantica, forse sensuale. Ma ne siamo sicuri? No, perché all’improvviso un cecchino potrebbe sparare e uccidere.

Quindi, per mantenere sempre alta la suspense, insegna al tuo pubblico che non bisogna mai fidarsi delle apparenze e che qualcosa può succedere da lì a breve. Per riuscirci, serve una struttura della storia molto ben articolata e studiata.

 

Tecniche di narrazione: il cliffhanger

Quella del cliffhanger è una tecnica molto utilizzata, in tantissime storie di generi diversi.

Consiste, in sostanza, nell’interrompere una scena sul più bello e lasciare (come dice la parola stessa) il pubblico appeso al desiderio di saperne di più.

A un primo sguardo verrebbe da pensare che si tratta di una tecnica da utilizzare solo nella serialità, al termine di una puntata, o di un volume della saga. Ma non è così.

La tecnica del cliffhanger può essere utilizzata anche al termine di un capitolo. Io la utilizzo sempre e ha il suo effetto: il lettore non riesce a staccarsi dalla storia e cede alla tentazione di voltare pagina.

Ci sono alcuni lettori che hanno confessato di aver letto un mio libro anche in una sola notte (parliamo di circa 350 pagine).

Insomma, questa tecnica funziona sempre.

 

Come scrivere un giallo e creare suspense con… le giuste informazioni

“24” utilizza anche questa tecnica, ma direi che ci è stata insegnata soprattutto dal grande maestro Hitchcock.

Si tratta di far sapere al pubblico qualcosa che il protagonista ancora non sa. In questo modo morderemo il labbro, ci attaccheremo alla sedia e avremo voglia di urlare: “Fermo!”.

Se so che dietro l’angolo c’è un assassino, ma il protagonista ancora non lo sa, vorrei entrare nel libro (o nella TV) per dirglielo.

Se una donna (o un uomo) cerca di sedurre il protagonista per poi metterlo nei guai e il protagonista non lo sa, stessa reazione. Il pubblico, magari, lo ha saputo qualche pagina (o scena) prima, perché glielo abbiamo detto noi, con la nostra storia. Ma il protagonista, nel suo mondo, ne è all’oscuro.

Ecco: crea un pericolo per il protagonista, di cui sia a conoscenza, però, solo il pubblico.

 

Come scrivere un giallo e creare suspense con… le anticipazioni

Questo punto è legato a doppio filo con il precedente.

Fornisci delle anticipazioni, al tuo pubblico. Fai capire che qualcosa potrebbe andar storto, che ci troviamo in un ambiente ostile, che il personaggio ha qualcosa di grosso da perdere e che ci sono buone probabilità che lo perda.

Poi non deve per forza accadere il peggio, ma intanto fallo presagire. Poi starà a te, con i colpi di scena di cui parlavo prima, scegliere cosa fare e quando.

 

Come scrivere un giallo e creare suspense con… le giuste atmosfere

Dell’importanza dei luoghi te ne ho parlato in questo articolo, e l’argomento che sto per trattare è molto legato a quello.

Ambientare una scena d’amore clandestina in un posto tranquillo è diverso da ambientarla in un appartamento dove da lì a breve potrebbe tornare il marito o la moglie. Passeggiare in riva al mare di giorno non è come farlo in un parco di periferia a tarda notte.

L’ambientazione già di suo crea suspense e tensione. Non c’è bisogno neppure di esplicitare che potrebbero sorgere problemi, è chiaro che sia così, se l’atmosfera è quella giusta.

Utilizza le ambientazioni giuste, per dar vita a storie (o solo scene) ad alta tensione.

 

Tecniche di narrazione: rimandare la soluzione

Davanti a un problema, nella vita, la prima reazione è quella di risolverlo. O ignorarlo. Nella narrazione, se vuoi creare suspense e tensione, al contrario, devi prolungarlo e rinforzarlo.

Se Jack Bauer deve catturare un terrorista, non ci riesce alla prima puntata. Gli arriva vicino, ma magari non lo trova nel suo nascondiglio. Quindi, il problema si protrae nel tempo.

Non solo, nel nascondiglio potrebbe anche trovare un complice del terrorista, che lo rinchiude in una stanza senza uscita. Quindi, mentre il terrorista è in giro a fare danni, Jack deve risolvere un altro problema, prima di risolvere quello principale.

Quindi, a problema si aggiunge problema. In questo modo la suspense cresce e la tensione rimane.

 

Come scrivere un giallo e creare suspense: conclusioni

Come hai visto, si tratta di tecniche che di sicuro avrai subito riconosciuto e che possono essere utilizzate in ogni genere di storia. Ora che le conosci meglio, prova a scovarle nella prossima storia che leggerai o guarderai i TV.

Per utilizzare al meglio queste strategie narrative, senza cadere nell’ovvio e nel banale, però, ricorda sempre che è necessario studiarle per bene, inserendole all’interno di una struttura narrativa di alto livello.

Per questo motivo è importante studiare le tecniche di scrittura e farsi seguire passo passo, nel proprio progetto, specie se si è all’inizio.

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